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SCUOLA BIRMANA |
A volte è una rabbia profonda il sentimento che provo ad essere uomo – a far parte di un esperimento a mio parere fallito – inerme il più delle volte di fronte ai drammi e alle piccolezze dell’umanità – intorpidito da tivulandia – da esseri preposti a governare il mondo – dai revisionisti della storia – da finti naufraghi su finte isole – dai ricatti di bolidi ammalianti e scoscianti pinup tuttetette – che peccato – perché se e quando mi guardo intorno vedo anche tanto potere di cambiamento – e antiche gentilezze – e memorie senza tempo – animali con pensieri profondi – e stupende genialità – ma se giro di nuovo la pagina – ritrovo bambini soldato – e trafficanti d’uomini – pozzi petroliferi in fiamme – e cormorani ricoperti di liquami – mi devo forse solo rassegnare all’insieme caotico che forma il mio tempo – e di rimando perché perdere la speranza mi chiede l’altro me – ed ancora il diavoletto mi propone un dubbio – la domanda è sempre la stessa:- dopo di te il vuoto… - non lascerai nessuno a seguire le tracce e allora perché crearsi problemi – lascia i dubbi a chi non bada al futuro dei propri figli – perché - aggiunge il maligno - te ne vuoi far carico.
E allora senza nuove verità ricaccio in basso l’amarezza e dubbioso e pensieroso spingo dentro l’afflizione – e raccolgo con un dito la goccia di vino che sta per cadere dal collo della bottiglia e scopro che eseguo quel gesto per un antico sogno - vorrei non lasciare traccia del mio passaggio.
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