giovedì 29 gennaio 2015

31 GENNAIO 2014 - 31 GENNAIO 2015
UN SEMPLICE CIAO...








A MIO PARERE CI STA' INSEGNANDO 
CHE IL FUTURO 
PUO' ESSERE RIVISTO E RIDISEGNATO
E SOPRA TUTTO RIDISCUSSO...






MERITA DI ESSERE VISTO PER MEDITARE...




lunedì 26 gennaio 2015

domenica 25 gennaio 2015

FORZA GRECIA





PURTROPPO 
IL PARTITO NEONAZISTA 
E' AL TERZO POSTO...

giovedì 22 gennaio 2015

GEMMA PUBBLICA NEL BLOG DELLA SCUOLA...

Che opinione avete sull'attentato alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo? 

RESTIAMO UMANI 

Non so quanto possa essere utile esprimere ancora una volta tutto l’orrore per quello che è successo. 
(Mi riferisco alla strage compiuta il 7 gennaio presso la sede del giornale satirico francese Charlie Hebdo). Forse è più utile esprimere l’orrore per quello che succede. Oggi e tutti i giorni. A costo di sembrare cinica, voglio ribadire l’importanza di restare umani (come diceva Vittorio Arrigoni) non solo quando la minaccia investe l’umanità che ci è vicina e familiare, ma soprattutto quando non la vediamo. 
Probabilmente ciò presuppone un notevole sforzo di personificazione, lo capisco, ma proviamoci. Proviamo a capire che significhi sottostare ogni giorno, impotentemente, a questa violenza irragionevole e disumana. 
Proviamo a immaginare quanto odio si scateni in chi subisce e chi assiste. Proviamo a intuire quanto debba essere facile cercare un colpevole e riversare su di lui il proprio dolore. Io penso di non riuscirci fino in fondo. 
Possiamo metterci nei panni degli altri, ma con la prontezza a sfilarceli al momento opportuno, prima di essere devastati dall’orrore. Per Charlie Hebdo ci siamo mobilitati. L’Occidente si è mosso per confermarsi al fianco della Francia nei suoi valori fondamentali e imprescindibili: liberté, égalité, fraternité. E’ giustissimo. 
Ma sarebbe altrettanto giusto intervenire pacificamente per tutte le violenze senza nome di cui non sappiamo niente. O delle altre violenze che non vogliamo neanche nominare. Consumiamo notizie di stragi a colazione, pranzo e cena; sono il nostro pane quotidiano, che ingurgitiamo diligentemente, con il nostro bravo moto di muto sbigottimento. Restiamo per un po’ senza parole. Ma poi i rumori del mondo si infiltrano di nuovo nel nostro attonito silenzio e lo scardinano. 
E questi silenzi agghiaccianti sono schiacciati nel solco d’indifferenza che accoglie tutto ciò che è passato. Dovrebbe esistere un movimento molto più vasto, più attivo, più presente. Che non agisca solo per l’interesse del proprio piccolo mondo protetto. Esistono movimenti del genere, ma sono realtà ancora troppo isolate. Adesso dovremo difenderci anche dal rischio della generalizzazione, per evitare che nel cuore dell’Islam e più in generale del mondo arabo sia individuato il germoglio deviato del terrorismo. 
E’ vero, i talebani e i terroristi sono musulmani. Ma non è vero il contrario: non tutti i musulmani ne condividono la visione e aderiscono ai loro disvalori. 
Ricordiamocelo. Restiamo umani. Poniamolo come obiettivo del nostro vivere quotidiano. 
Non dev’essere un’etichetta, dev’essere la nostra spontanea partecipazione.

lunedì 19 gennaio 2015

IL BUONGIORNO DALL'IRAQ...

UCCISI a colpi di mitragliatrici, in pubblico, perchè avevano guardato una partita di calcio in tv: 13 ragazzini iracheni sono stati massacrati dalle milizie dell'Isis per aver tifato la loro nazionale mentre giocava contro la Giordania nell'ambito della Coppa d'Asia, in corso in Australia.

Le uccisioni sono avvenute il 12 gennaio, ma la notizia si è appresa solo nelle scorse ore. I ragazzini sono stati catturati dai jihadisti nel quartiere di al-Yarmuk, a Mosul, controllata ormai dall'Isis - riferiscono i media internazionali - e poi uccisi perchè, secondo i terroristi, nel guardare le partite hanno violato la sharia.

"I cadaveri sono rimasti esposti a terra e i genitori non hanno potuto recuperarli per timore di essere uccisi dai jihadisti", scrive sul suo sito web un gruppo di attivisti dal nome "Raqqa is being slaughtered silently" (Raqqa viene macellata in silenzio), che documenta segretamente la violenza scioccante e l'oppressione che l'Isis ha portato alla loro città natale. 

Prima di proseguire con l'esecuzione, le milizie dell'Isis hanno annunciato quanto stavano per fare con un megafono, dicendo che i ragazzini avevano commesso un crimine, riferisce ancora il gruppo.

L'uccisione degli adolescenti è avvenuta pochi giorni dopo che l'Isis ha pubblicato un video nel quale mostra due uomini uccisi dopo essere stati spinti da una torre a Mosul. Le accuse contro di loro sono state lette da un combattente mascherato con una piccola radio portatile: le due vittime sono stati giudicate colpevoli di impegnarsi in attività omosessuali e dovevano essere puniti con la morte, secondo l'interpretazione islamica radicale della sharia.

giovedì 8 gennaio 2015

Le antiche religioni con i loro simboli sublimi e ridicoli, bonari e crudeli, non sono cadute dal cielo, ma sono nate in quest’anima umana, la stessa che vive ancora oggi in noi. Tutte quelle cose, le loro forme primordiali, vivono in noi e possono in qualunque momento assalirci con forza distruttiva, in forma cioè di suggestione di massa, contro la quale il singolo è inerme.
(Carl Gustav Jung)








DAL GHIACCIO CON AMORE
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FILM l'AMORE BUGIARDO