BEN RITROVATI E BUON ANNO…
Che dire dopo tanto tempo – sono periodi di riflessione e
scoramento per tutto quello che accade intorno – dalle guerre sante a quelle
maledette – dalla Siria abbandonata alle terre petrolifere difese dalle
potenze/economie straniere – dai grilli ai porci che si scontrano nell’etere
delle coscienze – agli incontri internazionali che riguardano economie virtuali
e crac finanziari di soldi immaginari.
La presa in giro continua dei politicanti che arrotano le
lingue e i coltelli e che una volta votati non ci lasciano lo spazio di
intervenire sulla democrazia – ma gestiscono semplicemente il potere
impoltronato nei loro scranni tenuti
caldi per parenti e amici in vista di nuove elezioni.
E oggi si muore – e oggi va bene – e domani si vola – e
adesso basta…
Così ogni giorno si allontana la realtà sempre di più – e a
volte passa la voglia e l’energia di essere contro – lasciamo dormire la
critica e per semplice sopravvivenza accettiamo rincuorandoci tra amici –
stringendoci ai pensieri vicini con affetto – forse solo per non sentirci soli
nella battaglia contro il drago che non dorme mai.
Quante ne abbiamo viste e sentite in tutti questi anni – e
non sono preoccupato per me – in realtà spero in un mondo migliore per i vostri
figli – amori – speranze e assenze.
Da parte mia mi rilasso a parlarvi ogni tanto – e la vostra
amicizia mi è complice nelle mie esternazioni e sono stupito dal fatto che
attendete i nuovi post…come se dicessi qualcosa di importante.
Oggi decido di rimanere solo; solitario sguardo a
penetrare le disgrazie altrui, candela tremula tra lo sfavillio della festa,
cane randagio in un mondo di barboncini alla finestra.
Non è ancora giunto il momento di trasformarmi in
un cane da salotto, protetto da pareti sicure, che scodinzola sulla moquette e
si adagia pigramente di fronte al caminetto acceso.
Penso di avere ancora tempo prima di arrestarmi e
uggiolare a pancia all’aria disteso sopra improbabili tappeti di Kars, kilim
delle multinazionali del finto-etnico, sdraiato a terra alla portata dei
lapilli e osservato severamente da leopardi imbalsamati, uccisi in safari
domestici.
Per Chris e Andrea…More or less... Ciao
Today I choose to be alone, lonely eyes to penetrate the misfortunes of others, candle flickering between the glitter of the party, stray dog in a world of poodles to the window.
It is not yet time to turn me into a lap dog, protected by walls safe, wagging its tail and sits lazily on the carpet in front of the fireplace.
I think I still have time before you arrest me and cry on his back lying on improbable Kars carpets, kilims of multinational faux-ethnic lying on the floor of the reach of lapilli and observed strictly by stuffed leopards killed in safari home.
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