domenica 21 ottobre 2012


Un mio umile pensiero: LIBERATE I SOGNI E I SOGNATORI...



20 0ttobre da un giornale...


Tel Aviv - Dopo che gli attivisti della nave di aiuti Estelle, diretti alla Striscia di Gaza, hanno fatto sapere di essere «sotto attacco», il portavoce dell’esercito israeliano ha confermato l’avvenuto abbordaggio.L’abbordaggio è avvenuto in acque internazionali da parte della Marina israeliana, che ha impedito agli attivisti filopalestinesi di arrivare a Gaza per rompere il blocco imposto dalle autorità dello Stato ebraico.
«Operazione avvenuta in accordo con le leggi internazionali e con le direttive del governo israeliano dopo aver effettuato ogni tentativo di prevenire la nave dal raggiungere la Striscia di Gaza», recita una nota.
«L’abbordaggio - ha spiegato il portavoce militare - è stato effettuato solo dopo numerosi richiami ai passeggeri a bordo; vista la loro volontà di non cooperare e dopo aver ignorato appelli a cambiare rotta, è stata presa la decisione di abbordare la nave e condurla nel porto di Ashdod».
«I marinai israeliani hanno operato come stabilito e hanno preso ogni precauzione - ha proseguito il portavoce - per garantire la sicurezza dei passeggeri. Dopo l’abbordaggio da parte dei soldati, che non hanno avuto bisogno di usare la forza, i passeggeri sono stati accuditi e a loro sono stati offerti cibi e bevande». «Dopo l’arrivo nel porto di Ashdod, i passeggeri saranno trasferiti alla custodia della polizia israeliana e delle autorità di immigrazione del ministro dell’interno».
L’ambasciata italiana a Tel Aviv segue la situazione su indicazione del ministro Terzi. Sulla flotilla infatti c’è un italiano, Marco Ramazzotti Stockel, 65 anni.
Da oltre 35 anni Marco Ramazzotti Stockel lavora nel settore della cooperazione. Stockel, sposato e padre di due figli, tiene a sottolineare di essere ebreo: «Scrivete il mio secondo cognome, per favore, così capiscono che sono ebreo, e che se lotto contro l’occupazione, è proprio per gli ebrei, è a loro che fa male, oltre che ai palestinesi, l’occupazione», si legge sul sito di Flotilla Italia.
«Io sono cresciuto in un paese musulmano, sono vissuto in 12 paesi musulmani, il mondo musulmano è un mondo che mi è profondamente congeniale, gli arabi sono miei fratelli», aggiunge Stockel. «Non è possibile immaginare che un ebreo possa pensare che la propria salvezza, dalla shoah ai progrom, venga dal maltrattare altre popolazioni. I palestinesi sono dei maltrattati».
Stockel, con un passato politico nel Pci e nella Cgil-Filcams, ha lavorato per Ong italiane e straniere, imprese di progettazione italiane, inglesi, tedesche e francesi, la Commissione Europea, Agenzie delle Nazioni Unite, tra le quali la Fao, l’Ifad, l’Unicef e l’Unhcr. È laureato in Diritto internazionale. L’ambasciata italiana di Tel Aviv si è «immediatamente attivata», e la Farnesina «segue costantemente l’evolversi della situazione per assicurare ogni assistenza affinché venga garantita» la sua incolumità.

Nessun commento:

Posta un commento