martedì 5 giugno 2012


APPUNTI TIBETANI



Frontiere di mare e un bimbo che chiede al padre: 
da dove viene quella nave?

Dall’altro mondo…

Per un nuovo orizzonte si viaggia
per un luogo discorde - è per questo che si viaggia
non solo per perdersi ma forse per poi ritrovarsi…
e non capisco se sono proprio io a viaggiare
oppure se tutto quello che mi circonda è in viaggio
in mutazione continua
e sono proprio io
l’Erodoto che annota cronache di altri luoghi, e mondi…


Manda via il moscone che è entrato nella stanza - non ucciderlo – così diceva mia nonna – se lo uccidi ti porterà sventura. 
Mia nonna così simile a queste vecchie tibetane vestite di stracci - e non uccidere mai i ragni – continuava la mia vecchia a dirmi con un tono sospeso.
Sventure - credenze di un tempo che noi abbiamo perso - pratiche misteriose di chi nella mia cultura si avvicina di più a questo mondo - solo a tratti capovolto. 


Dall’Europa a un mondo capovolto
Europa dea e invenzione

Spingi la frontiera sempre più lontano e la frontiera scomparirà…


Nessun commento:

Posta un commento